giovedì, novembre 30, 2006

La vittima e il boia













L'avevamo previsto e non siamo i soli ad averlo fatto: L'offensiva comunista (e come si potrebbe descriverli altrimenti?) dei vassalli del bullo Vladimir va avanti e sono certo che sia solo l'inizio. Mi dispiace per Guzzanti e Scaramella che hanno tutta la nostra solidarietá. Il linciaggio é uno dei metodi tipici del soviet. Precede in genere l'eliminazione fisica. Cosí fu negli anni del trentennio e cosí continua ad essere oggi. Il totalitarismo comunista in tutte le sue forme rimane la forma piú longeva e quasi un reperto archeologico lasciatoci dal secolo scorso. Ufficialmente resiste ancora in pochi stati (Cuba, Corea, Cina, alcune repubblichette ex-sovietiche). La forma che ritengo piú pericolosa é peró la sua camaleontica e quindi difficilmente attaccabile versione russa che risiede non solo a Mosca e dintorni, ma nella nostra amata vecchia Europa. Eh sí! I suoi seguaci duri a morire e che si ricreano in maniera efficiente si sono cammuffati da democratici (ma che vuol dire oggi? boh!) e ci bombardano come dei cecchini con la loro bella propaganda pronta per ogni evenienza.
E cosí oggi - come allora il buon Togliatti si inginocchiava davanti a Stalin- il nostro spilungone Peppone Fassino tira fuori le sue storielle e si erge a difensore del bulletto russo e della comune demagogia (o era demokracja? boh non so..) .
E mentre il bullo va avanti e i suoi seguaci lo difendono e tirano fuori il complotto, c'é un gruppetto cui per tanto tempo avevamo dato credito che continua a tacere nelle sedi importanti.
Cosí Emma cui abbiamo voluto tanto bene parla e straparla in una intervista agiografica su Repubblica con tanto di canzoncina e immagine stile sovietico su tutti i temi tranne che sul tema del giorno: la morte di Litvinenko e il linciaggio del senatore Guzzanti. Entrambi un tempo (prima delle ultime elezioni) compagni di battaglia sulla Cecenia e sulla politica del bulletto di Mosca.
Ma questo era tanto tempo fa... prima della poltroncina da minestrella.

martedì, novembre 28, 2006

Le puttine di Vladimir

E`ormai chiaro che il problema maggiore per l'omicidio al plutonio del povero Aleksandr Litvinenko non lo avrá Vladimir ma piuttosto le sue cortigiane nelle varie capitali europee. La campagna mediatica con lo spostamento del tiro da vittima della falce e martello dell'ex capo del KGB e ora presidente di una Russia ormai entrata nella fase post-democratica (o giá pre-dittatura?) a vittima dei complottisti oligarchi é appena iniziata. Le cortigiane civettuole che vogliono continuare a cucinare con il gas rosso stanno zitte. Le puttine della stampa cominciano a cambiare titoli e articoli e il poveretto da dissidente é rimasto solo una spia (vedi gli articolacci di Repubblica e compagni). Per non dire delle varie teorie del complotto uscite dagli armadietti dei compagni di Mosca e dintorni e ormai circolanti in tutta Europa.
I radicali europei che osannavano Litvinenko nel 2004 per aver firmato una petizione sulla Cecenia stanno zitti e continuano a mangiare mortadella.
Cosa avrebbero fatto se Silvio fosse al governo?
Leggetevelo qui...
Brutta storia per i fratelli russi ma soprattutto una brutta storia per tutti noi. Un'America sempre piú debole e questa dannata voglia tutta europea di ideologia che ricorda tanto la sindrome di stoccolma non ci porteranno lontano.
Sono curioso di vedere come si svilupperá..

Berlusconi sullo specchio dei vigliacchi

Lo Spiegel (lo specchio) per le allodole sull'edizione online di oggi non smentisce la sua fama sinistra anti-italiana e conferma tutta la sua stupiditá nazional-popolare con un articoletto a dir poco vomitevole.
Peccato che non abbia il tempo da sprecare per una traduzione italiana completa di questa vermata.
Il titolo é un preambolo della vigliaccata: "veramente forte, questa debolezza".
E poi giú con i colpi sotto la cintura...
-Ein Patriarch zeigt Schwäche - wo hat man das zum letztenmal gesehen? Im Teil drei des "Paten" - wenn Al Pacino in der Küche zusammenbricht, geschwächt von Schuld und Last eines nicht enden wollenden Krieges gegen Konkurrenz und Gesetz.-
Un patriarca mostra la sua debolezza - dove l'abbiamo visto l'ultima volta? nella terza parte del "Padrino" - quando Al Pacino crolla in cucina , indebolito dalla Colpa e dal peso di una guerra che non vuole finire contro la concorrenza e la legge.

Lo Spiegel continua scrivendo che "naturalmente" Berlusconi non é il padrino...
ma va avanti usando tutti i cliché vecchi e stravecchi che noi tutti conosciamo da tempo e che sembra ormai veramente illusurio poter pensare che in futuro possano scomparire...

lunedì, novembre 27, 2006

Napolitano, lo Stato, e il naufragio napoletano

Per quale ragione la più alta carica della Nazione invoca un impegno della Chiesa per risolvere i problemi che sono della Città, della Regione, dello Stato? Ancora una volta, piuttosto che il richiamo laico al dovere di intervenire secondo i criteri e gli strumenti di uno Stato laico, il Presidente degli italiani, auspica i Theatralia, cioè, pensa, che la Chiesa possa svolgere un compito primario per portare Napoli e la Campania alla normalità. Allora tanto vale che facciamo governare la Chiesa, i parroci, i vescovi, i cardinali. Come se il crimine organizzato si potesse debellare, con i canti, la musica, le arti figurative, la mimica o le preghiere. Appunto i Theatralia. Naturalmete la Chiesa non è responsabile della irresponsabilità dello Stato. E lasciamo perdere, per un momento, le colpe di sinistra di centro e di destra. Ma come si può essere così banali in un ruolo così poco banale? Rifiuto l`idea che lo Stato non abbia da solo i mezzi per contrastare i fenomeni malavitosi; anche radicati, come quello della camorra. Oltre che di compiti è una questione di dignità. Caro Presidente lasci stare la contemplatio, il suo compito e dovere sono la logica della concretezza, magari attingendo alla antiquissima italorum sapientia, in questo modo ci guadagnerà oltre che la Regione anche la Chiesa!

domenica, novembre 26, 2006

Il Placebo di Vincenzo Visco (Il Mentitore)

La sua conferenza stampa di ieri aveva del surreale. Con la faccia di bronzo tipica di chi crede che gli altri diffettino di cervello ha affermato che grazie alla manovrina correttiva (di sole tasse!!) e alla minaccia agli evasori, gli italiani hanno con senso di responsabilità (e di paura) pagato più che in passato. Ne consegue, per lui, che la Finanziaria prossima (2007) fatta perlopiù di tasse, e di leggi e leggine volte a spulciare ogni possibile entrata ai cittadini sarà solo un temporaneo episodio. Promette tagli alle tasse dal 2008! Infatti nei numeri le entrate attribuibili alla Manovra 2006 (grazie a Tremonti quindi e a una crescita maggiore) hanno comportato entrate superiori dell`Iva e dell`Ires, rispettivamente del 13,01 e del 12,00. La somma fa 12,2, cioè 2,4 mld in più rispetto al 2005. Considerando il cumulo tributario dice Visco(Il Bugiardo)le entrate sono addirittura di 23 miliardi in più rispetto al 2005. Bravo!! Solo che lui non centra un bel nulla con quei numeri. Lui è solo il Placebo. E anzi viste le entrate che senso aveva una manovra strozza italiani? Sostenendo un nuovo clima dei contribuenti afferma una sciocchezza (l`ennesima, sigh!!) che non trova seguito neppure fra i suoi fedelissimi. Cosa dice il paradosso del Placebo che invitiamo Visco a rileggersi:
"Anche se potrebbe essere vero che questa pillola (nel caso di Visco, la morale persuasiva della minaccia) mi guarirà, e potrebbe anche essere vero che mi guarirà solo perchè io (cioè lui, Padoa, Romano e la sua sgangherata coalizione) lo credo, non posso credere che mi guarirà solo perchè credo che lo farà".(Paradosso di Peter Cave)
Quanto bizzarra sia l`analisi di Visco credo sia ormai di pubblico dominio, "siccome lui crede che l`Italia con lui starà meglio" allora, "dovrebbe star meglio davvero". Un`equazione stupida almeno quanto la sua politica fiscale.
Iniziamo dal 2 Dicembre a ricordare a lui e alla sua conventicola la scarsa intelligenza e le menzogne!!!

sabato, novembre 25, 2006

La solidarietà, distante e distratta, se non assente della politica a Paolo Guzzanti

Soliderarietà a Paolo Guzzanti! Questo chiediamo alla stampa e ai media italiani, sordi, o a malapena presenti, sulla cronaca del caso della spia russa assassinata. La gravità del caso Litvinenko, da giorni sulla stampa inglese e straniera, emerge ancor più dal resoconto del The Guardian di oggi, che fa capire il pericolo che corre il parlamentare italiano. Naturalmente mi piacerebbe vedere una risposta da parte della politica, del Governo e dell`opposizione. Forte, e anzi fortissima.Così come mi piacerebbe che il mondo degli intellettuali, dello spettacolo, faccessero sentire la loro voce a difesa della libertà di espressione, di ricerca e di inchiesta. Lo chiedo ai vari Veltroni, Rutelli, Fassino, Pannella-Bonino, E. Letta, Eco, Tabucchi, Vattimo, Montalcini, Cacciari, Sabina e Corrado G., Enzo Biagi, Santoro, Lutazzi, Abbado etc etc. L´elenco sarebbe di centinaia. Così come sempre la lista si presenta in decine di più o meno nobili petizioni. Ora è giunto il momento di "servire" la nostra democrazia contro la prepotenza e la morte. Senza distinzioni. Senza sofismi.

Terribilmente noiosa la Noia di Casini

Si annoia a vedere (visto che ormai non può più coprirsi nella foglia di fico di Follini) il centrodestra rincorrere percorsi sbagliati, i troppo movimentisti, i troppi agitatori e persino una leadership ormai cotta e stracotta. Mettiamo per un attimo che avesse ragione. Io da un leader che si voglia tale, perse le elezioni(e lui è uno dei primi a non aver creduto di poterle vincere, parlando sempre da sconfitto, o peggio, curando solo il suo personale orticello fino al punto di aver imposto una legge elettorale vergognosa e retrogada), mi sarei aspettato che forzasse per riunire la Cdl e dire quali siano le sue concrete proposte. Quelle che la Cdl dovrebbe seguire. Tipo, un decalogo da realizzare qualora ProdiCiSchioppa cadesse, o in alternativa un programma articolato(speriamo non dispersivo e chilometrico come quello dei sinistri, o ancora peggio subito tradito come nel caso del CS), di idee sull`economia, sulla politica estera, sulle riforme liberali da realizzare, sulle riforme federaliste da rivedere, sulla legge elettorale, sulla sanità, sulla scuola, sulla bioetica (non bigotta), sul patrimonio artistico etc etc. Per ora ci ha concesso solo la noia insofferente per ciò che gli altri della Cdl dicono. L´unica cosa che ci prospetta, è il vuoto, una specie di atarassia dove il dolore sembra meno forte. Non ho visto una, che fosse una sola, concreta strategia di progressione dai suoi no. Anzi in moltissime occasioni sembra persino più vicino alla Sinistra. Con un astio dialettico ostile fino alla malevolenza. Ora, i suoi numeri a disposizione sono noti. Fini col tempo è divenuto più pragmatico. Far finta che Forza Italia non sia il principale partito della coalizione è un modo tipico di pensare da vecchia Democrazia Cristiana. Ora auspicabile sarebbe che la Cdl faccesse finalmente il partito unico, sulla base di un programma certissimo e non solo di facciata. Questo è l`unico antidoto alla noia (distruttiva)Casiniana. E per carità non chiami le sue esternazioni dialettica. La dialettica avviene sui temi, non sulla noia. Ancora una volta citerò Dante, dove parla degli accidiosi i quali si trovano in una palude. Dal settimo Canto dell`Inferno:

"Fitti nel limo dicon: "Tristi fummo
ne l`aere dolce che dal sol s`allegra,
portando dentro accidioso fummo:
or ci attristiam ne la bellezza negra".
Quest`inno si gorgoglian ne la strozza,
ché dir nol posson con parola integra.

giovedì, novembre 23, 2006

Indagine: Economist, solo al 187° posto fra i giornali attendibili

Come tutti pensavamo, dopo aver letto le continue classifiche del "blasonato" giornale, ecco finalmente una contro classifica sulla affidabilità delle notizie e delle inchieste fatta su 250 giornali e periodici di tutto il mondo. A rilevare i dati delle verità e delle bufale di questi, ci ha pensato la CMP (Citoyen Members Press)che raccoglie 14000 tra giornalisti e esperti di media di tutto il mondo, compresi Accademici e premi Nobel. Curiosamente il giornale fustigatore dell`Italia e accanito nemico di Berlusconi, l`Economist, compare in questa specialissima graduatoria soltanto nella fascia 4, ossia "informazione poco credibile e spesso partigiana" al posto 187. Magrissimo risultato, se si pensa con quanta tracotanza, le sue notizie vengono riportate dalla stampa italiana. Troppo spesso viste come la Verità assoluta. Persino il Corrierone di ieri criticava l`ultima delle graduatorie sulla democrazia (dove l`Italia era naturalmente agli ultimi posti), solo, lo faceva in una piccolissima finestrella, forse per pudore, o forse per sudditanza di interessi. Ma immaginiamo, che se persino Servignini(firma ex Economist, e oggi Corriere) si sdegna, qualcosa ci deve pur essere! Nella graduatoria, per la cronaca, tutti i più importanti quotidiani italiani si collocano dopo il numero 100. Se può consolare persino quelli francesi, tedeschi, spagnoli e appunto inglesi sono sotto quella soglia. Ai primi posti si trovano giornali americani, irlandesi, danesi. Non tutti proprio conosciuti, ma ritenuti "più che attendibili". Il primo degli italiani il Foglio di Giulianone. Evviva!!


PS. La CMP che come potete immaginare lavora in base a analisi serissime, almeno quanto quelle del prestigioso citato, ritiene di aver fatto giustizia delle bufale quotidiane che ci vengono continuamente presentate. Ma tra bufala e bufala la CMP, proprio perchè bufala sembra più credibile!!

PS2. Ci auguriamo che le citazioni continue dai presunti "autorevoli" possano finalmente terminare!

mercoledì, novembre 22, 2006

Finanziaria, l`astuzia di eccitare promesse non dà risultati

Prova ne sia che il Paese con percentuali mai viste prima, tutti gli istituti di statistica (anche quelli orientati tradizionalmente a sinistra) sono daccordo nell`indicare un`insoddisfazione calcolata intorno al 70%. Nonostante ciò, tutto è andato e va, da parte della sgangherata maggioranza, nella direzione opposta ai desideri, e soprattutto, ai bisogni della gente. La stessa "gggeente" che loro sono abituati a chiamare nelle piazze. I bersagli preferiti, cioè i normali cittadini, hanno capito quasi subito che sono stati gabbati. I salotti quotidiani della tv, dei giornali che vedono presenti a più riprese ministri, viceministri, deputati e senatori vari non riescono a convincere che la Manovra sia stata giusta e di sviluppo. Nessuno applaude. Neppure nella stessa maggioranza si vedono sorrisi. Rivendicano un meccanismo di sacrificio salvifico. Concedono solo qualcosina in base alla possibilità di obbedienza futura che ne possono trarre. Si ergono sempre più a sacerdoti di castigo. Ma il malessere per questo mostro che hanno fatto partorire stà fisiologicamente intossicando, come un verme, la coscienza degli italiani, che reagiscono con le loro grida lamentose. E non tarderanno ad esplodere. Abbiamo troppe volte fatto inutile penitenza per gli errori della politica. Ora basta! È un peccato non disobbedire a questa legge Finanziaria. Per redimerci dobbiamo opporci con tutte le nostre forze. Prima che col loro dilettantismo conventicolo, con la loro sornioneria da baciapile, facciano il rogo dell`Italia, mandiamo questa masnada codarda, che pensa solo a dissanguare, a casa!!!

L´ultimo cristiano, e il desiderio di Monarchia

Indovinate di chi parliamo? Ma si, il baffetto nazionale, quello che è stato messo a guidare la nostra politica estera. Lo stesso che faceva finta di essere amico di Israele prima delle elezioni. Salvo i suoi mille distinguo. E la povera Comunità romana ci è ancora una volta cascata. Dopo la sua visita assieme al borghese per eccellenza della sinistra, il Presidentone (il quale l`eleganza l`ha sempre sfoggiata), anche lui dicevamo, in perfetta e impeccabile alta uniforme è andato a far visita al Papa in Vaticano. Si è presentato non da rivoluzionario, nessuno lo vorrebbe, ma appunto con le medaglie della Legion D`onore francese, il Gran Collare al merito della Repubblica del Cile e la Gran Croce dell`Ordine piano. Ora, alcuni sostengono che in quel tipo di visite Ufficiali sia quasi una norma. Ma sappiamo, non è un dovere categorico esibire le medagliette. Anzi si può dire sia un vezzo tutto personale e discrezionale. Ma sia il Presidente, sia il Ministro hanno optato per l`esibizione. Gloria sia!! La cosa più curiosa, erano, proprio a loro agio in quegli abiti tanto da far maliziosamente pensare, chi se ne frega della classe operaia!! Meglio la Monarchia!!! E i suoi privelegi aggiungiamo noi. Non senza ricordare che anche i vari Breznev esibivano una certa quantità di onorificenze. Sarà anche quello un caso?

martedì, novembre 21, 2006

Gli erotomani del Corriere e della Repubblica

Che la pruderie nei più "autorevoli" quotidiani nazionali(se autorevolezza derivasse da quantità di tiratura) sia ormai a livelli di sconcio spudorato, basta guardare le prime pagine dei principali giornali on-line. Se poi avete denari da buttare, allora, comprate l`edizione cartacea. Ogni giorno pare che ad attirare gli italiani siano più che le notizie dal mondo, delle tasse(ormai la politica italiana si occupa solo di quelle), della cronaca nera, o dell`economia, sembra che siano molto più interessanti dalle notizie sul sesso, sui matrimoni delle star, sui calendari delle nude del prossimo anno(ma si vedono le anteprima già a giugno), sulle tette finte o no, sui lifting più in, e poi, articoli continui e ossessivi sugli erotica Show, su cosa fanno i gay, cosa fanno gli etero etc etc. Oggi, spazio persino su un maxi orgasmo collettivo programmato da una coppia americana. Il Corrierone lo chiama "orgasmo globale". La Repubblica appunto, Maxiorgasmo. Il problema è, che questi, altrimenti pseudo seriosi quotidiani, la menano continuamente sullo scarso livello delle tv, sulla funzione diseducativa dell`informazione, sul fatto che si consuma troppa spazzatura, tipo Grande fratello, Isola dei Famosi etc etc. Poi sono i primi a dedicare pagine intere alla cronaca di queste trasmissioni, con richiami già in Prima. La cronaca rosa occupa spazi che nei giornali "seri" (quelli veri) tedeschi, inglesi o americani è di un centesimo rispetto a quegli italiani. Cosa dire ancora di quegli articoli di cronaca a sfondo sessuale particolarmente accentuati nei resoconti e nelle immagini. Oppure del Sudoku e dei demenziali giochi vari che imperversano nei giornali a dimensione quasi da Settimana Enigmistica. Poi magari vuoi leggere altro e vai a vedere i commenti sulle grandi mostre d`arte o delle pagine culturali, e trovi articoli piccoli e mal scritti, magari con foto enormi a coprire l`assenza del testo. Le penosissime critiche musicali che danno più spazio a chi era al concerto (magari, con l`elenco dei politici, dei magistrati, delle soubrette, che vanno ai concerti solo per essere visti e non per ascoltare!)piuttosto che alla recensione. Non ho mai visto nulla del genere altrove. Ma la cosa più insopportabile e che scrivono di una decadenza complessiva della società, dimenticando che loro sono quei mortali avvelenatori di ogni possibilità alternativa a quella decadenza. Ma si sa, loro sono virilmente aristocratici nel predicare bene e nel razzolare male!

domenica, novembre 19, 2006

Il bullismo di Putin

Stammattina scorgendo sullo Spiegel la notizia del tentato omicidio a Londra (avvelenato come ai bei tempi della cortina di ferro...)dell'ex agente russo e dissidente Alexander Litvinenko che indagava sulla morte di Anna Politkowskaja ho pensato ai nostri bulletti locali di cui racconta tutta la stampa nazionale con preoccupazione.
Come i nostri fratellini minori anche i nostri fratelli maggiori hanno tollerato e continuano a tollerare ogni atto di teppismo politico da parte di una certa parte politica perché é / era "cool", per stupiditá o per semplice paura del branco rosso. Il nero era il colore preferito dei nostri nonni e quindi é giá passato di moda...
Vladimir il bullo questo lo sa - dai tempi del KGB - e ridacchia delle reazioni stupite dei vigliachetti europei.
E ancora una volta ci sveglieremo quando il fatto é giá successo e allora giú a scrivere saggi, articoli e analisi sociologiche mentre le vittime sono giá fredde sottoterra.

venerdì, novembre 17, 2006

Bingham: L'uomo che portó in America Chagall, Thomas Mann e 2500 ebrei europei dalla Francia di Vichy

Una cara amica israeliana mi ha raccontato una storia straordinaria che ormai corre sul web ma che ha avuto bisogno di decenni per venire onorata. Nel maggio di quest'anno La posta americana gli ha dedicato un francobollo.
Hiram "Harry Bingham IV era a Marsiglia come vice console degli Stati Uniti incaricato di emettere visti durante il regime di Vichy quando migliaia di rifugiati fuggivano verso la Francia meridionale dalle grinfie delle armate hitleriane.

In un'intervista registrata nel lontano 1980 Bingham 8 anni prima di morire confermó di aver emesso migliaia di visti americani per i rifugiati alla nipotina tredicenne.
Quello che non le disse é che ció che aveva fatto lo fece contro la politica ufficiale del Dipartimento di Stato...

giovedì, novembre 16, 2006

Milton, noi non ti dimenticheremo mai..

Milton Friedman è morto ieri notte per complicazioni cardiache all'età di 94 anni nella sua casa alla periferia di San Francisco. Lo riporta il Wall Street Journal, citando un funzionario del 'Cato institute', il think tank di Washington con cui Friedman aveva collaborato nel corso degli ultimi anni.

Friedman aveva ricoperto la cattedra di professore emerito di economia presso l'università di Chicago dal 1946 al 1976. Proprio in quell'anno era stato insignito del premio Nobel. Strenuo sostenitore del libero mercato, Friedman predicava la dottrina del monetarismo, cioè la dottrina secondo cui l'inflazione può essere controllata dalla Federal reserve attraverso la leva monetaria.

Tu rozzo, maledetto italiano di che ti lamenti?

Perchè continui a farci domande se conosci già le risposte? Non sei tu ad averci dato il consenso? Tu sei la causa, non noi. Sapevi che non siamo affidabili, che abbiamo cavalcato lo scontento sul precedente Governo (anche se era meglio di noi). Certo ti abbiamo promesso mille cose irrealizzabili, ma le campagne elettorali sono Promesse e niente più!
Anche i bimbini lo sanno. Tu popolo, non vuoi acora imparare che noi pensiamo a noi? Siete voi che dovete lavorare col sudore della vostra fronte, per guadagnare quei denari e beni legali, che noi provvediamo a taglieggiare per il nostro unico benessere. Non è mai troppo. Su, basta con le lamentele, altrimenti come facciamo a sedere dietro la stufa, a poltrire, scorreggiando e arrostendo le strategie sul vostro futuro? Brindiamo, non già insieme, ma comodamente soli al vostro sacrificio. Voi, prigionieri come mai. Certo il sangue vi farà inorridire, ma prima che ne prendete coscienza la nostra scorta sarà fatta. La nostra vendetta per il tempo lunghissimo che avete concesso a quegli altri, sarà consumata con la massima goduria. Ora basta, maledetti!! Arrangiatevi se potete.

martedì, novembre 14, 2006

La compatezza della pochezza

Con la sua vocina-sono-la-vostra-ispiratrice il generalone della sinistra dimezzata si é commosso davanti alla sua armata e si é felicitato per i 4 voti in piú che gli oppositori gli hanno regalato (oppositori? Non sono forse i compagni senatori a vita?). In questo modo riparte la propaganda mediatica per farci credere nella compatezza di questi sinistri. L'unica compatezza che notiamo é la voglia dei pareggioni di distruggere il paese. Solo l'ombra di una sfiducia e la vergogna stampata sui giornali di mezzo mondo ci ha evitato la figuraccia di una tassa sul turismo.
La paviditá di questo governo nel muoversi a passi felpati e tremanti davanti ai problemi del paese evitando ogni decisione non fa che confermare quanto pensiamo da tempo: Questo é e rimane un governo esoso unito solo nella velocitá di istituire nuovi balzelli. La tragicitá é l'assenza di qualunque alito di vita da parte del pugno di mosche impegnati piú a guardarsi allo specchio che a fare uso dei loro mandati parlamentari e dei cosidetti centristi moderati ormai accerchiati all'interno di una coalizione delle estreme vanitá.
Quest'Italia va giú e sará difficile recuperarla dal fondo.

lunedì, novembre 13, 2006

L´altalena dei Sadici indifferenti alle sofferenze che provocano

Unità a Sinistra:
Prodi: Italia impazzita, non pensa al domani.
Prodi: siamo uniti e questa Finanziaria passerà così come è stata concepita.
Prodi: il Paese capisce.
Padoa Schioppa: la Manovra può essere cambiata.
Di Pietro: stando ai bisogni del mio Ministero servirebbero cinque manovre.
Mussi: non è così che era stato patuito, troppi tagli all`Università e alla scuola.
Uil: aumenti Irpef comunale graverà di 48 euro a lavoratore.
Bianchi(Ministro dei Trasporti): speriamo si recuperino soldi per incentivi auto.
Villetti: soldi per la ricerca o ci asteniamo.
Bindi: servono 300 milioni per gli asili nido.
Giordano: pensioni non fanno parte del Programma di Governo.
Rita levi Montalcini: se non si danno i soldi alla ricerca voto contro.
Rita Levi Montalcini 2: se danno quei soldi allora voto( la "grandissima" cifra di 67 milioni in tre anni. Sigh!)
Chiti: tassa di soggiorno da riformulare.
Ferrero(Rif.Comunista): contro questo Tfr votiamo contro.
Bonino: no ai tagli uffici Ice.
Bonelli(verdi):un tetto agli stipendi dei manager.
E.Letta:provvedimento incompleto e da leggere meglio
Dalema: niente tagli al mio Ministero.
Sgobio(PdCI): i Ticket vanno cancellati.
Turco: troppi i sacrifici dalla Salute.
Rutelli: la Cultura ha già dato.
Pecoraro Scanio: siamo lontani dalle esigenze dell`Ambiente.
Luca Cordero di Montezemolo: Governo senza coraggio.
Dalema: Italia-Cina, accordo per partnership strategica.

Si potrebbe continuare all`infinito.

sabato, novembre 11, 2006

Prodi scontenta. Ma insegna come Morire serenamente

Così parlò Prodi (nella nostra libera traduzione):

"Guai agli scontenti! Non devono dimenticare che siamo alla soglia della morte. Le droghe e i calmanti che abbiamo escogitato ci porteranno alla fine della speranza, ma serenamente, senza le violenze che nel passato il centrodestra aveva propugnato. Per questo non capisco le frizioni nella maggioranza e nel Paese. Sostenetemi!!"

Fin qui le sue parole, il suo balbettio. Ma del fronte della morte economica non fa parte solo Prodi, ma una lunga schiera di cinici opportunisti indifferenti a un autentico sviluppo. Ne fanno parte economisti, politici miopi, giornalisti compiacenti, gran parte della magistratura, il grosso dell`università, grande industria, statali e tantissimi altri che hanno sostanzialmente contribuito a questo schifo, a questa porcheria, a questa indecenza. Opposizione compresa. Si, anche una assonnata e debole opposizione, che non riesce a liberarsi dei temi stupidi tipo: Follini dentro Follini fuori, Casini leader o non leader, meglio o peggio Fini di Casini; ma no, Silvio rimani tu, oppure non rimanere; Lega: parlamento al Nord o ancora a Roma? Basta! Pietà!! I latini dicevano Mors certa, Hora incerta! Non è necessario morire per sapere che si può vivere. Ancora e bene. Scontentare si deve, è evidente, ma scontentare massicciamente dai privilegi e dagli sprechi. Cosa che il trio Prodi-Padoa-Vischio non ha fatto, anzi il loro statalismo sprecone viene accentuato. Dispiace che la Rita Levi si accorda solo ora dell`inconsistenza governativa, e solo quando toccano gli interessi della casta Nobel-iare. Troppo tardi Signora. Certo che la ricerca è primaria, qualcosa in più era venuta dalla CDL e in particolare dalla Moratti, ma anche allora non si era fatto quanto si poteva. Eppure le grida di scandalo allora erano molte e molto più forti di oggi. Dunque, il problema è complicato. O si impara a moririre Prodianamente, o si reagisce con le cure necessarie, che tutti i liberali conoscono a memoria. Allora Forza, somministriamoci il rimedio liberatore per non soffrire più!

venerdì, novembre 10, 2006

Tassa sui polli (stranieri) da pelare.

Rieccoli con le idee geniali e con le scorciatoie per far cassa. Ma si, ormai la fantasia non ha più limiti, e visto che gli italietti(cadetti degli italiani che si lasciano abbindolare dalle chiacchere del governicchio anzichè reagire massicciamente)ormai si sono rassegnati al loro ben servito e a dosi massicce di tasse, ecco la pensata-canaglietta di Visco e soci per salvare le entrate dei comuni istituendo un nuovo salasso sul soggiorno dei turisti. Immaginatevi i poveri stranieri che già da anni preferiscono sempre più Spagna, Francia, Portogallo, Turchia, Croazia, Grecia, Tunisia etc etc a discapito di un primato italiano rimasto solo nel libro dei desideri e dei ricordi; si, immaginate la loro gioia nel vedere il nuovo furtarello di stampo neo-schioppesco, e rispondete liberamente: può questo nuovo balzello invogliarli a fare vacanze nel Belpaese? Aggiungete, magari partendo con l`Alitalia degli scioperi settimanali, dei furti ai bagagli negli aeroporti, delle code chilometriche per raggiungere le città (fors`anche coi costosissimi taxi), degli hotel segnati a tre a quattro e a cinque stelle ma che non ne meriterebbero neanche mezza, dei musei chiusi prestissimo, o nei bar dove per far la pipì bisogna chiedere la chiave al titolare in persona, delle spiagge sudice e poco attrezzate, dei lettini e degli ombrelloni più cari al mondo, della spazzatura ovunque da settimane(napoli docet), dei ristoranti truffaldini che impongono coperto iva e servizio separati, non si sa mai quanto si paga(in tutto il mondo le tavole hanno il coperto sarebbe impossibile mangiare senza e l`iva inclusa; in quanto al servizio, si dà la mancia discrezionalmente comparata alla qualità dello stesso; si dapertutto il prezzo è inclusivo di tutto), una logica elementare che in Italia sembra essere insormontabile. Tutti sappiamo quanti raggiri legali e non legali deve sopportare il turista. Ora che gli si imponga anche una tassa sull`aria(spesso sporca) fa rabbia. Altro che incrementare il turismo. Se questa era la strategia di investimento per attirare i denari dei viaggiatori, bè, crediamo sia la strada più semplice per continuare a perderli. Aumentando ancor di più il ridicolo sulla reputazione del Belpaese. Nel nostro Governo, la disgrazia, la reputazione non sembra essere all`ordine del giorno.

giovedì, novembre 09, 2006

München, Deutschland 9. November 1938-2006



Oggi la Germania ha ripensato a se stessa - come ogni anno - e oggi tra le tante notizie nefaste ne abbiamo una diversa. A Monaco c'é una nuova sinagoga ed é stata inaugurata proprio oggi. Decine di manifestazioni culturali e religiose hanno ricordato la tragica notte del 9 novembre del 1938 quando migliaia di ebrei tedeschi furono feriti o assassinati, decine di migliaia vennero internati per poi essere mandati a morire nei campi di mezza Europa, quasi duemila sinagoghe furono incendiate e cancellate dalla nazione di Goethe e Schiller.
Il paese degli storici per eccellenza é stato dannato a ricordare e lo fa con una meticolositá - perdonate questi stereotipi - tutta tedesca. Centinaia di migliaia di pubblicazioni e una volonta' di ricordare che in altri paesi sarebbe augurabile se esistesse. Con tutte le contraddizioni di una cultura terribilmente complessa, a volte veramente difficile da comprendere anche per chi come noi vive da tanti anni qui in questo paese.
Da una parte una Germania attenta e guardinga, dall'altra il paese che "pretende" di lasciar perdere e andare avanti e che vorrebbe ricordare solo Schiller e non la Couillonien descritta da Tucholsky...
"Per non dimenticare" questo é ció che ha spinto il presidente tedesco ad essere presente all'inaugurazione con un senso di orgoglio per quello che questo paese ha saputo fare dopo gli anni dell'odio. E non é poco.
Questo é quello che ci auguriamo possa accadere alle dittature contemporanee dopo la loro fine. Non vorremmo che si ripetesse lo stesso errore di tollerante convenienza che fecere i nostri antenati alcuni decenni orsono...

martedì, novembre 07, 2006

Abbiamo dovuto, con sofferenza, fare i Giuda.....

Alla lunga schiera dei Giuda-furbetti si è aggiunto oggi Giuliano Amato. Si lui, l`attuale Ministro degli Interni, già Ministro del Tesoro, già Presidente del Consiglio e già già già mille altre volte nei ruoli chiave della politica italiana. Si potrebbe obiettare che ebbe un precedente col povero Craxi, a cui voltò le spalle più o meno silenziosamente (per conferma chiedete a Stefania Craxi, non a Bobo, lui crede che Giuda sia un modello di scarpe su misura), previo goderne benefici e prebende. Se rivivesse il Bettinone non gli affiderebbe neppure la pulizia del ripostiglio dei topi. Oggi dicevo, non senza sofferenza, ci rivela che Lui ha dovuto accettare l`indulto! Poveretto ci fa quasi tenerezza. Per questo lo aiutiamo. Si caro Giuliano tu non sei il solo che "ha dovuto"... pensa persino Visco dice che ha dovuto mettere nuove tasse, anche Tommasino-Padoa-Ci-Ha-Schioppato dice che questa manovra non avrebbe voluto farla, che non era nel suo stile e bla bla bla; che dire poi di Prodi, lui avrebbe preferito un bel piattone di tortellacci piuttosto che registrare gli appettiti di tutte le componenti della coalizione, e ancora giù alla Melandri costretta soffrendo a ripensare le regole del calcio; che dire poi di Di Pietro, l`eroe popolare dei fumetti delle Procure Giustizialiste, lui soffre per le scelte sui corridoi preferenziali da finanziare, potesse, farebbe solo il corridoio Motecitorio-San Vittore! Se non bastasse persino un ponte da Roma a Milano simile a quello sullo Stretto, solo senza mare. Naturalmente l`elenco non si ferma qui, ma lascio a voi il compito di completarlo. Io mi limito a rammentare ai Giuda-furbetti che pur di non vederli soffrire siamo disposti persino a privarci di loro. E che qualcuno ci ascolti.

lunedì, novembre 06, 2006

saddAmnesty international



Probabilmente é solo un caso. Ma certamente é singolare che qualunque possibilitá sia buona per lasciare gli americani da soli con le patate bollenti...
Premetto di essere contro la pena di morte ma una coalizione proSaddam cosí attiva prima, durante e dopo la campagna irachena non me la sarei mai sognata nel peggiore dei miei incubi.
Allonsanfan!

Silvio rassegnati i tedeschi non ti vogliono

Che Silvio Berlusconi imprenditore non sia amato al pari del Berlusconi politico in Germania è ormai solo una constatazione. Da quando è venuta fuori la possibilità che Mediaset compri due canali televisivi, Pro7 e Sat1, si è scatenata la caccia al demone italico. Alla faccia del mercato! Commenti sui più lustri quotidiani e servizi televisivi al veleno. Tutti contro colui che "mostra nelle sue TV" solo tette e cosce, quiz e reality!! Se non vivessi in questo Paese penserei che la bufala puritana dei tedeschi potesse essere vera, in realtà qui la TV privata è almeno volgare quanto quella italiana. Semmai la spazzatura che qui viene mostrata raggiunge momenti di autentico ribrezzo, ma vedendole entrambe direi di più: persino più "pornografica". Ora, la TV privata non si paga, o se si paga lo si deve col decoder o via cavo e a propria libera scelta, tutti possono optare di vederla o non vederla. Quindi che Mediaset sia un pericolo per la democrazia tedesca fa ridere i polli (magari quelli delle carni marce dei frequenti scandali che di recente sono stati denunciati!). Già una fortissima campagna anti italiana vi fù quando Unicredit si espanse sulla Hypovereinsbank, sembrava la fine del mondo, ora a distanza di tempo tutti felici, benchè sempre sospettosi di Pizza e Pasta. Ma Silvio, lui no, proprio no. I suoi soldi non gli vogliono. A suo tempo un altro tentativo fu fermato da Cancelliere Schroeder, lo stesso per intenderci, dell`accordo Gazprom siglato prima della sconfitta elettorale e poi ingaggiato dai russi come consigliere dalla stessa società. Vedono troppo spesso la sporcizia del giardino accanto, quasi mai la loro. È inutile, gli sterotipi anti italiani sono duri a morire. E noi che siamo qua dobbiamo sopportarli nostro malgrado.

L`Energia europea di Prodi

Come al solito Prodi fa finta di venire da Marte, o da più lontano. Ora reclama dopo il blackout di energia elettrica di qualche giorno fa una autority dell`Unione europea. Ma che cosa ha fatto lui concretamente per proporla negli anni in cui era Presidente (non un uscere qualunque, ma il Presidente!!) di quella altissima Istituzione? Quali sono le proposte in materia di energia e di ricerca che sono scaturite dal suo ministero? Quali fondi sono stati destinati allo sviluppo della riconversione di energie? Quanto ha fatto lui per bloccare i progetti neonazionalisti di Francia, Germania, Spagna e della stessa Italia nelle relazioni con la Russia Ricatto-Putiniana? Naturalmente ciò che ha fatto è sotto gli occhi di tutti: nulla!! E` anzi in certi casi, proprio nel privilegiare i nazionalsmi, piuttosto che le esigenze comunitarie ha creato ulteriore danno. Non possiamo dimenticare le pompe magna con cui riceveva Putin e i suoi consimili del ricatto energetico (vedi Chavez, Gheddafi, Amadinejad, gli algerini e i tanti altri ditattori o semi ditattori che usano le fonti primarie come strumento di arrichimento personale o di ricatto nei confronti del mondo, europei compresi), lui naturalmente dimentica tutto, noi no. Tanto che pensiamo seriamente che il corto circuito avvenuto nella sua memoria abbia definitivamente compromesso la sua credibilità.

sabato, novembre 04, 2006

Il Minestrone Radicale e il suo Fidel

Marco il liberale, il liberista, il libertario regge la sua creatura radicale ormai da oltre trent`anni, esattamente come Fidel e come i moltissimi regimi illiberali e totalitari. Naturalmente le sue vittime sono di altra natura. Per fortuna. Ma se il pur fondamentale distinguo sulle vittime rende diversissima la critica alla sua troppo ambigua quanto longeva reggenza, assai meno possiamo comprendere la sua possessiva-ossessiva fallimentare visione del mondo. Non si discute sul merito di certe iniziative virtuose, che pure ci sono state, si discute sugli innumerevoli fallimenti di proposta e di contenuto. La lista è lunghissima, ma citiamo solo alcuni esempi: Scalfaro come Presidente della Repubblica, i referundum incomprensibili e a dosi indigeribili, assenza pressochè completa sui temi economici, alleanze sempre opportuniste col potente di turno, la riduzione se non l`espulsione degli oppositori interni (G.Negri, Rutelli, Teodori,Taradasch, Della Vedova, Capezzone etc etc), l`altalenante strategia sulle riforme elettorali (da un lato per il sistema inglese, dall`altro, attacatissimi ad ogni poltroncina che si libera, in pieno stile Cencelli), l`assurda pretesa di finanziare a vita Radio Radicale con la giustificazione che quella sia una radio Istituzionale!! Mi fermo. La lista è troppo lunga per essere semplicemente citata. La verità è che Pannellone non è troppo diverso dalla politica che lui ama quotidianamente sbugiardare. Si prende troppo sul serio, manca di ironia e ancor più di umorismo. Dove non c`è umorismo non c`è umanità; dove non c`è umorismo e distacco dal proprio io, c`è il fallimento! Eccolo allora l`ennesimo minestrone pannelliano. Altro che libertà di dibattere, nel cespuglietto del 2% e meno di voti manifestano mille teste, mille idee diverse. Ognuno vuole che la propria ideuzza sia l`unica. La dialettica si ferma a tesi-antitesi. La Sintesi è ignota. Anzi, la sintesi, che somiglia sempre più a una scorciatoia, è proprietà dell`incontentabile stravagante e bisbetico padrone. E allora via a liti e contro liti interne, fughe,e saccheggi di idee e prospettive, bocciature e mortadelle, culatelli e digiuni, e chi più nè ha più ne metta nella fiera delle vanità e delle inconclusioni.

mercoledì, novembre 01, 2006

Bassolino Jervolino e S.ra Mastella

Che i problemi campani non fossero semplici era cosa arcinota; che la criminalità avesse oramai vita non facile ma facilissima è sotto gli occhi di tutti. Un morto al giorno di media è un primato che ci riporta dietro di decenni. Ora a governare quella Regione e quella Città da un decennio è la sinistra italiana detta moderata. Mi chiedo quali siano le rivoluzioni introdotte in questo tempo medio-lungo di governo per fronteggiare un`anomalia indegna di una democrazia avanzata. Certo le colpe sono anche dei governi nazionali(e anche di destra) poco attenti, ma le amministrazioni che hanno visto Commissiariati decine di Comuni per inquinamento malavitoso sono una realtà non sconosciuta ai vari Don Bassolino, Donna Russo Jervolino e DonnaMastella, anch`ella tra le figure di spicco dei "progressisti" italiani. Che la loro politica sia stata un fiasco indecente non consente scusette furbette. La Campania vanta una serie di tristi primati: insicurezza dei cittadini, lavoro nero, corruzione mafiosa, infrastrutture primarie di scarso livello(il caso della spazzatura è uno scandalo vergognoso!!! Che Governo è, e che Regione è uno che non riesce a imporre un centro di smaltimento dei rifiuti?? Non ci sono scuse che tengano, certe scelte si impongono perchè sono prerogativa di ragionevolezza minima!), scuole fattiscenti (abbandono scolastico doppio rispetto alla media nazionale), assistenzialismo crescente, disoccupazione e precariato larghissimi, abusivismo edilizio mai dissipato...etc etc. Si potrebbe tristemente continuare, ma non è il caso.
Ora che questi primari RESPONSABILI, sebbene non i soli, continuino a pontificare come verginelle nell`harem delle virtù ci disturba fino al ribrezzo. L´idea geniale di portare l`esercito su quel suolo fa parte di quella demagogia tipica della sinistra per mettere a tacere la coscienza sporca e l`incapacità cronica. Se quei magistrati napoletani di calciopoli avessere avuto gli occhi e le orecchie (visto che ormai è diventato lo sport nazionale preferito) per combattere quell`arretratezza e quel sottosviluppo radicato forse avremmo maggiore indulgenza per le libere deleghe di spionaggio che si sono concessi.

Germania: La Grossazzata affonda!

La grosse Koalition é ormai entrata nella fase piú calda. Dopo mesi di sussurri e schiamazzi, tamburi e coriandoli, i protagonisti politici della scena berlinese cominciano ad essere provati.
In picchiata nei sondaggi (i due grandi partner per la prima volta sotto il 30%: 28% a CDU-CSU e 29% alla SPD! Erano al 36% 1 anno fa), confusi sulle grandi riforme da fare (sanitá, pensioni, riforma fiscale), attaccati sulla politica estera dai liberali e dall'estrema sinistra di Lafontaine e Gysi (stranamente vicini nella sostanza delle posizioni), adesso cominciano a litigare anche sulla presenza delle truppe tedesche in Bosnia. E non importa piú da quale parte arrivano le idee: il gioco sembra quello di buttare qualcosa nel fuoco e vedere cosa succede. In questo caso é il ministro della difesa di CDU-CSU che vuole ritirare le truppe prima del previsto. Il risultato prevedibile(?) é una risposta trasversale dei deputati socialdemocratici e cristiano-democratici. La stessa Angie Merkel si sarebbe mostrata poco felice sul tema.
Spero di vincere la mia scommessa (2 anni di interregno per il peggior governo tedesco dal dopoguerra ad oggi. Sí, peggio anche del nefasto governo Schröder) e che questa cazzata della "grosse Koalition" finisca per sempre.