sabato, novembre 11, 2006

Prodi scontenta. Ma insegna come Morire serenamente

Così parlò Prodi (nella nostra libera traduzione):

"Guai agli scontenti! Non devono dimenticare che siamo alla soglia della morte. Le droghe e i calmanti che abbiamo escogitato ci porteranno alla fine della speranza, ma serenamente, senza le violenze che nel passato il centrodestra aveva propugnato. Per questo non capisco le frizioni nella maggioranza e nel Paese. Sostenetemi!!"

Fin qui le sue parole, il suo balbettio. Ma del fronte della morte economica non fa parte solo Prodi, ma una lunga schiera di cinici opportunisti indifferenti a un autentico sviluppo. Ne fanno parte economisti, politici miopi, giornalisti compiacenti, gran parte della magistratura, il grosso dell`università, grande industria, statali e tantissimi altri che hanno sostanzialmente contribuito a questo schifo, a questa porcheria, a questa indecenza. Opposizione compresa. Si, anche una assonnata e debole opposizione, che non riesce a liberarsi dei temi stupidi tipo: Follini dentro Follini fuori, Casini leader o non leader, meglio o peggio Fini di Casini; ma no, Silvio rimani tu, oppure non rimanere; Lega: parlamento al Nord o ancora a Roma? Basta! Pietà!! I latini dicevano Mors certa, Hora incerta! Non è necessario morire per sapere che si può vivere. Ancora e bene. Scontentare si deve, è evidente, ma scontentare massicciamente dai privilegi e dagli sprechi. Cosa che il trio Prodi-Padoa-Vischio non ha fatto, anzi il loro statalismo sprecone viene accentuato. Dispiace che la Rita Levi si accorda solo ora dell`inconsistenza governativa, e solo quando toccano gli interessi della casta Nobel-iare. Troppo tardi Signora. Certo che la ricerca è primaria, qualcosa in più era venuta dalla CDL e in particolare dalla Moratti, ma anche allora non si era fatto quanto si poteva. Eppure le grida di scandalo allora erano molte e molto più forti di oggi. Dunque, il problema è complicato. O si impara a moririre Prodianamente, o si reagisce con le cure necessarie, che tutti i liberali conoscono a memoria. Allora Forza, somministriamoci il rimedio liberatore per non soffrire più!