martedì, aprile 15, 2008

Silvio basta con le Putinate

Pur avendo preferito l`astensione in questa tornata elettorale ho gioito del successo del Pdl e della Lega. Ritengo che siano riusciti in un`impresa che si prospetta di grande utilità per il Paese. Oltrettutto in una dimensione che va ben al di là delle più rosee previsioni.

Gli errori che si sono visti nella legislatura 2001-2006 possono essere corretti grazie a una maggioranza sufficiente e a una esperienza maturata proprio in quella passata legislatura. Sono ottimista e non rimane che esserlo.

Tuttavia a fronte di una serie di positive impressioni sul programma, su cui ora non mi dilungherò, ho riscontrato oggi, nella conferenza stampa, una macchia che si presenta come il primo grave errore. Errore che si compie in politica estera.

L´annunciato incontro di Berlusconi con Putin è da annoverare nella serie dei pericoli di una politica estera ingenua e bonacciona e al limite del buon gusto. Il fatto che poi l`incontro si tenga nella sua villa sarda lo rende ancora più compromettente agli occhi dell`opinione pubblica europea e americana. Non è certamente un buon inizio. Putin ha reiteratamente dimostrato di essere lontanissimo dal compimento del processo democratico e non solo non lo ha compiuto ma lo ha monopolizzato fino a renderlo fragilissimo. Ha negli ultimi anni mostrato i muscoli con i partner occidentali venendo meno a un dichiarato spirito di collaborazione. Da un`altra si è mostrato sostenitore dell`Iran di Amadinejad e di Hamas. Ha messo il silenziatore agli oppositori e nemici interni. Ha fortissimamente limitato la pluralità e libertà dei media. Questo raccontano le cronache. Abbastanza per dire che non è simpatico (laddove la simpatia fa a pugni con la democrazia). Che anzi va a mio modo di vedere continuamente monitorato e preso con le pinze.

Non dico che si deve far finta che non esiste. Ma lo si deve incontrare nelle sedi opportune. Istituzionali. Non solo, bisogna avere il coraggio di dire che l`Italia non apprezza certe limitazioni che si sono rilevate nella gestione del suo potere. Altri in Europa hanno già avviato una revisione agli incensi del passato. Non possiamo essere noi a prestarci a questo gioco pericoloso.

Intanto come immagine non sarà certo un buon biglietto da visita. Le cronache oltre i confini italiani saranno tutt`altro che tenere. Mi auguro che l`incontro non sia solo di pacche sulle spalle ma anche di dichiarazioni nette e non compromettenti. Sarebbe un pessimo avvio che potrebbe prospettarsi come un calvario. Almeno in politica estera.