giovedì, novembre 30, 2006

La vittima e il boia













L'avevamo previsto e non siamo i soli ad averlo fatto: L'offensiva comunista (e come si potrebbe descriverli altrimenti?) dei vassalli del bullo Vladimir va avanti e sono certo che sia solo l'inizio. Mi dispiace per Guzzanti e Scaramella che hanno tutta la nostra solidarietá. Il linciaggio é uno dei metodi tipici del soviet. Precede in genere l'eliminazione fisica. Cosí fu negli anni del trentennio e cosí continua ad essere oggi. Il totalitarismo comunista in tutte le sue forme rimane la forma piú longeva e quasi un reperto archeologico lasciatoci dal secolo scorso. Ufficialmente resiste ancora in pochi stati (Cuba, Corea, Cina, alcune repubblichette ex-sovietiche). La forma che ritengo piú pericolosa é peró la sua camaleontica e quindi difficilmente attaccabile versione russa che risiede non solo a Mosca e dintorni, ma nella nostra amata vecchia Europa. Eh sí! I suoi seguaci duri a morire e che si ricreano in maniera efficiente si sono cammuffati da democratici (ma che vuol dire oggi? boh!) e ci bombardano come dei cecchini con la loro bella propaganda pronta per ogni evenienza.
E cosí oggi - come allora il buon Togliatti si inginocchiava davanti a Stalin- il nostro spilungone Peppone Fassino tira fuori le sue storielle e si erge a difensore del bulletto russo e della comune demagogia (o era demokracja? boh non so..) .
E mentre il bullo va avanti e i suoi seguaci lo difendono e tirano fuori il complotto, c'é un gruppetto cui per tanto tempo avevamo dato credito che continua a tacere nelle sedi importanti.
Cosí Emma cui abbiamo voluto tanto bene parla e straparla in una intervista agiografica su Repubblica con tanto di canzoncina e immagine stile sovietico su tutti i temi tranne che sul tema del giorno: la morte di Litvinenko e il linciaggio del senatore Guzzanti. Entrambi un tempo (prima delle ultime elezioni) compagni di battaglia sulla Cecenia e sulla politica del bulletto di Mosca.
Ma questo era tanto tempo fa... prima della poltroncina da minestrella.