mercoledì, gennaio 31, 2007

La Repubblica delle banane

Anche io sono un lettore assiduo - sí bisogna ammetterlo i migliori quotidiani online li fanno a sinistra - di Repubblica. Perché le notizie sono sempre molto attuali e se uno le filtra , allora si puó leggere. Come la Pravda.
Non l'ho mai comprato e la versione stampata l'ultima volta devo averla letta 15 anni fa quando abitavo ancora in Italia.
Mi ha stupito la grande notizia? Sí e no. Da giorni c'era il tormentone Ronaldo e adesso é arrivata la telenovela "anche i ricchi piangono".
Un bel colpo mediatico della sinistra ma anche una risposta ad effetto del Silvione nazionale. Naturalmente ancora una volta un motivo per il quale ho difficoltá a votare sia a sinistra che a destra.
Probabilmente mi sono congelato qui al nord oppure semplicemente penso che a nessuno al momento possa seriamente interessare la storiella d'amore di S & V.
Al massimo al Massimo C.
E allora perché proprio ora e cosí?
Se fossi un complottista (come quelli che mettono in dubbio l'assalto alle torri) allora ci vedrei il classico colpo ad effetto per distogliere l'attenzione dai problemi reali del paese.. che rimangono in fondo sempre gli stessi irrisolti da anni ma che peggiorano il nostro ranking nei confronti delle altre nazioni (anche perché in altri posti cresce l'alfabetizzazione mentre da noi diminuisce..).
Non li elenco nè i problemi né i nostri concorrenti. Perché appunto tutti li conoscono.
Veronica si é prestata al gioco sporco. Io non l'avrei fatto. Ma ognuno é libero di farlo. Soprattutto se non vede altri metodi.
Finirá come gillette perché la sinistra - non potrebbe essere altrimenti - usa e getta.
Silvio é un cafone e lo sappiamo. Ma questo non da ieri.
E noi italiotti ribadiamo al mondo intero di leggere la Repubblica e di concentrarci sulle banane.

lunedì, gennaio 29, 2007

Alitalia, nessuno la vuole. O quasi.

Si, tutti o quasi sono scettici sul valore di impresa della compagnia nazionale. Mostrano un freddo interesse i francesi di Air France, come pure i tedeschi di Lufthansa, per non dire del fallimento, a suo tempo, di un`altra alleanza, quella con Klm. Prima di allearsi, ma più corretto sarebbe, di essere acquistati, occorrerebbe risanare il debito ormai prossimo al default per potersi offrire al migliore offerente. Però, politici italiani lungimiranti, e amministratori della compagnia ancor più brillanti, anzichè seguire il metodo Lufthansa(il miglior profit da tre anni fra le compagnie europee), di tagli, e poi ancora di tagli corposi agli sprechi, hanno piuttosto voluto perpetuare l`assistenzialismo e la salvaguardia di posti di lavoro inutili. Un compagnia sempre in perdita, con ritardi che la segnalano sempre più ultima nelle classifiche fra le compagnie che contano. E questo, nonostante un monopolio ancora nei fatti. Monopolio esteso anche alle aereostazioni. Come la Malpensa (il disastro di una scelta miope fin dalla nascita, con architetture vecchie e mostruose, indegne della tradizione italiana) e Roma(su almeno cento volte che son partito da qui, almeno 80 hanno cambiato una o più volte il Gate di imbarco, fino all`ultimo secondo). Ora guardate la differenza tra gli aereoporti di Monaco di Baviera, di Francoforte, e Dusseldorf (e in primis, architettura e funzionalità!!), ci separa un abisso! Come sia potuto accadere fa parte dei miracoli italiani meglio conosciuti. Eppure, gestire la Compagnia sarebbe dovuto essere cosa semplice se non semplicissima in regime di monopolio. Aggiungiamo anche in regime di concorrenza(Per fortuna che questa è arrivata!!! Grazie a Ryan Air, grazie a Hapag Loyd Express, grazie a Air Dolomiti etc etc). Pensate solo all`attrattiva delle nostre città d`arte, o agli affari che intercorrono tra il nostro Paese e il mondo. Un`utenza ricchissima.
Ma nonostante ciò solo due offertine. Una di Paolo Alazraki, imprenditore milanese, la seconda, di M&C di Carlo De Benedetti. Che questi abbiano di mira operazione di finanza o di pura impresa mi lascia molti dubbi. Spero solo non sia un`ennesima svendita.

venerdì, gennaio 26, 2007

I nipotini di Leonardo o la Stupiditá al potere

Questa settimana ho pensato e ripensato piú volte se fosse il caso di scrivere un contributo: ogni giorno arrivava qualcosa di nuovo e la collina delle banalitá aumentava di giorno in giorno. E allora alla fine della settimana mi sembra giusto scaricarmi di questo fagotto farcito di imbecillagini.
Che cosa é successo?
Viviamo in tempi di crossover... ogni giorno di piú personaggi famosi e famigerati colgono l'occasione e avendo primeggiato in qualche materiuccia , vuoi per capacitá vuoi per ereditá, si ritengono in dovere di consumare il nostro ossigeno riempiendoci della loro saggezza universale cercando di emulare il buon Leonardo lanciandosi in tutti i campi possibili.
All'inizio della settimana ha cominciato el Senor DiPietro da Torquemada che ripreso in un salottino stile Lisbona anni trenta - quasi volesse ricordarci il poeta - ci ha fatto un discorsetto sull'informazione attraverso youtube. Una cosa noiosa propagandata anche da Repubblica che ho spento dopo 16 secondi. Una barba assoluta..
Soldi nostri buttati dalla finestra per una propaganda che non serve a nessuno.
Crossover dicevo... Don Tonino diventato famigerato come il grande accusatore dalle mani sporche si e' riciclato come menestrello della cosa pubblica.
Fá pietá e non viene votato che dal 3,9% dei concittadini e pontifica su tutto e su tutti.
Poi - il giorno dopo? - é arrivata la storiella della Scala (l'unica volta nella mia giovane vita in cui mi son trovato d'accordo con il signor Fo... roba da brividi).
Cosa era successo? Anche qui il generalone della Scala ha pensato - per diritto di carica - di trasformarsi in un sicario , pardon vicario, e ha deciso di obbligare tutti i clienti (al tempo stesso anche contribuenti) a frequentare l'opera con la divisa: cravattina e abitino come ai tempi della prima comunione. Riccardino Chailly l'ha seguito in questa follia (altro caso di temporaneo crossover) e indossata la toga é diventato fra' Riccardo e ne ha menate a tutti.. compresi gli olandesi rei di andare succinti ai suoi concerti.
Nel frattempo quella dea sinistra(?) del crossover che é la Carlottina Bruni ci ha presentato la sua ultima opera e dopo aver rovinato con la sua vocina(?) il buon Tenco adesso si é lanciata contro i poeti americani.
Fosse brava... ma e´solo pompata dal sistema che la pompa e la ripompa e la presenta come una poetessa dal passato da modella.
E daje ... ho pensato adesso é finita.
E invece no. L'apice lo tocca il maestro del crossover... quel petroliere che ha sperperato i miliardi di famiglia per il subbuteo di Sansiro.
Questo strano mix che pensa realmente di dire cose sensate e intelligenti sí é sdegnato per l'affaire Ronaldo. Come se il buon Ronnie fosse 'Roba' sua e non avesse il diritto di libera scelta... roba da Boeri africani. E qui e la a lagnarsi sulla Gazzettina nerazzurra di questa cosa incredibile che il suo figlioccio gli aveva combinato.
Certo tutti liberi di fare figuracce e dire coglionate, ma veramente non se ne puó piú... che facciano quel che sanno fare e ci lascino in pace.

mercoledì, gennaio 24, 2007

Un amore che spezza! Ottimo cibo, ottima colazione, ottimo vino.

C´è qualcosa di surreale nell`incontro di stamane tra Prodi e L.C.di Montezemolo. Per carità, tutto legittimo, gli incotri di vertice nei rispettivi ruoli fanno parte di una dialettica necessaria e consolidita. Ma dopo la frittata di una Finanziaria punitiva e lontana dallo sviluppo, fa perlomeno effetto vedere il capo di confindustria elemosinare liberalizzazioni dallo stesso Governo che quelle aperture al mercato ha voluto (nei conti di Manovra)negare. Questo ha rappresentato per Confindustria l`abbandono di una posizione critica indipendente. Ma si sapeva. Fin dalla campagna elettorale LCDM era disposto ad ogni ossequio verso un esecutivo ritenuto, a torto, amico. La lucina delle proteste lampeggia ed eccoci accontentati: liberalizzazioni (alla Prodi)! Naturalmente, che siano liberalizzazioni di facciata sappiamo(anche se in certi casi giuste, ma davvero poche e marginali rispetto ai bisogni), nulla consiglierebbe (razionalmente) a LCDM di esultare. Ma lui esulta: "direzione giusta, auspichiamo tempi rapidi". Ma come fa ad esultare di un esecutivo che sega i finanziamenti alle infrastrutture? Di un Governo che moltiplica le leggine di controllo sui conti delle imprese (con la filosofia del credere che chi produce evade e quindi bisogna punire)? Di chi crede che l`energia (guai a parlare a sinistra di nucleare) sia solo quella del Gas Russo? Di chi moltiplica quotidianamente gli enti inutili per far finta di avere più occupati? Di chi nella politica di smaltimento dei rifiuti si oppone a ogni sensato programma di insediamenti (citerò per tutti solo la Campania)? Cosa si dovrebbe dire degli Ordini Professionali? Delle Pensioni(nessuna traccia, mentre la Germania licenzia il pensionamento a SESSANTASETTE ANNI! Da noi si resta ancorati a CINQUANTASETTE!!). Oppure di una sanità sempre più costosa e inefficente (laddove, reclamare più privato in questo settore, sarebbe un obbligo, ma..., naturalmente nulla!). O ancora di una politica di liberalizzazione degli atenei, in parte auspicata, a suo tempo, dalla legge Moratti. Ancora nulla!! Sono mille i temi che Confindustria dovrebbe sollecitare. Con la forza che si dovrebbe. Che gli compete. Anzichè premere l`accelleratore sulla sostanza del domandare hanno convenuto su una serie di generiche promesse, realizzando la fantasia che evocando alcuni temi, questi siano sufficenti e raggiungibili in breve tempo. Con quella maggioranza poi!! Si son tastati il polso è hanno pensato che il tempo fosse quello. Eppure basterebbe affacciarsi dalla finestra per ricevere indicazioni diverse e più precise. Invece no, giù con l`impegno di nuove tavolate e di nuove discussioni. Con cene, pranzi e colazioni. A proposito, LCDM fa sapere: "ottima colazione, ottimo cibo, ottimo vino". Che si vuole di più?

lunedì, gennaio 22, 2007

Matisyahu / Jerusalem - Jewish Reggae e Rap



Performance incredibile di Matisyahu... trovato per caso e decisamente una variante interessante della musica reggae.

La cronaca noiosa della politica tedesca

Per consolarci dai quotidiani battibecchi nostrani, finti e meno finti, da una sinistra arlecchino e da una destra insicura e senza chiarezza sul futuro guardiamo con occhio altrettanto sconsolato alla querelle germanica. Anche qui non si scherza! Il caso Stoiber-Csu ormai tiene banco da due mesi. Prima le critiche al suo mandato, poi la resa, con le annunciate dimissioni settembrine. Ora, i candidati alla sua successione, si giostrano in una polemica continua per la conquista dei vertici del partito e del potere. La cosa più fastidiosa è che giornali e telegiornali non parlano d`altro. Se non è la prima è al massimo la seconda notizia! Alla faccia di ciò che succede nel mondo. E nella stessa Germania, aggiungo, dove i temi sensibili sono spostati o annaquati alle calende greche. Sarebbe come se in Italia tutto dipendesse da Casini o da Mastella!! Che questi influiscano più dei voti che hanno sappiamo tutti, ma che debbano proporsi come imprescindibili, questo fa solo ridere. Anche se la folkloristica visione della Csu bavarese, a differenza dei nostri Dc ed ex Dc, ha perlomeno, consegnato la Regione governata a una florida e riconosciuta economia. Ciò non toglie che anche in Germania lo spazio di questa politica nei media è sproporzionato, quasi stucchevole.

sabato, gennaio 20, 2007

Guantanamo-Darfur 2-0 a tavolino


Non metto in dubbio l'importanza del criticismo guantanamiano... ma dopo le ultime settimane in cui alternativamente nella radio tedesca come notizie dall'estero c'erano Guantanamo, gli errori di Bush, la signora Pelosi, le colpe di Israele... allora ho pensato di verificare e guarda lì:
Guantanamo é il piú gettonato.. il piú presentato. Un vero presenzialista mondiale!
Sì, lo so é "solo" il tavolino di Google.com... eppure é proprio cosí: Guantanamo nelle News fa piú cassetta di darfur, Auschwitz (sì non scherzo), dei Gulag russi,di quelli cinesi...
Rimane da pensare cosa sarebbe stato se Guantanamo fosse stato Krasnokamensk (il luogo dove é seppellito vivo Mikhail Borisovich Khodorkovsky.
Provateci voi...

venerdì, gennaio 19, 2007

Il divano occidentale-orientale

Dove va l'Europa? E dove vuole andare la Turchia?
Che si sia a un bivio lo abbiamo capito da almeno un decennio. Ma la cautela é diventata lentamente un muro che nonostante dispiaccia ad entrambi continua ad essere eretto senza resistenza.
La definizione di Europa o di cultura "europea" é il tema centrale del dibattito: O qui o lí.
Come se il "panta rei" non fosse lo stato "europeo" per eccellenza.
Io debbo convenire di non aver ancora ben capito questa "definizione" che piú che altro mi sembra una distrazione.
Distrazione a destra e a sinistra. Quando alcuni mi raccontano della "cristianitá" dei suoi cittadini io non riesco a identificarmici. Perché pur avendo rispetto e amicizie , non appartengo a questa religione. Eppure sono europeo e cristiano di nascita e anche in un certo senso di cultura.
Quando mi si racconta della tolleranza "made in Europe" mi viene da sorridere (soprattutto pensando ai macellai europei). Non solo quando viene usata nei confronti dell'oriente - come fa la destra-, ma anche - come fanno i sinistri - nei confronti dell'occidente (U.S.A, Israele) non cattolico.
Di questi tempi va di moda la distrazione. Per un attimo - che a volte sembra essere un decennio - ci si dimentica di quello che abbiamo (fatto) e ció che siamo (stati).
Il dramma mi pare - e qui la distrazione - quindi una certa smemoratezza cui tutti noi facciamo uso e abuso.
Prendiamo l'esempio della base americana a Vicenza. Qual'é il senso di quella base? Da dove é nata l'idea di averla lì? Basterebbe scrivere 1939-1945. E a tutti noi verrebbero in mente alcune scene importanti della nostra storia. Ma sarebbe troppo in la´e forse anche troppo poco.
E allora forse dovremmo "ricordarci" del presente e del futuro. Di cosa é la NATO e di cosa sta succedendo da quel famoso 11 settembre...
Prendiamo l'esempio della Turchia. Io sono o ero sino a qualche tempo fa un convinto sostenitore della Turchia in Europa. Ma ho un problema con qualunque paese che vuole unirsi a noi. Abbiamo delle regole per questo club e vorrei che fossero valide per tutti.
Sia per gli ospiti che per gli ospitanti. questo significa niente regole straordinarie ma rispetto per quelle ordinarie: Siano esse di natura economica, sociale o religiosa.
Ora - e qui la distrazione - a volte ci si ricorda solo del presente e non del passato o viceversa.
Nel caso della Turchia c'e´di positivo lo sviluppo economico e la fedeltá all'occidente in un momento in cui questo vale oro. Ma d'altro canto mi dispiacerebbe che facessimo con la Turchia ció che facciamo con la Cina (affarucci chiudendo gli occhi su Tibet e persecuzioni politiche... ah Emma quanto ti sei distratta ultimamente..).
E allora c'é questa storia dell'Armenia... successa qualche annetto orsono che ha bisogno di essere ricordata agli amici di Instanbul (ma perfavore non abusiamo della memoria e non facciamo un bel muretto). Diamo una chance ai turchi di ricordarsi. Cosí come gli americani la diedero a noi e ai tedeschi.
Certo che i francesi di Vichy facciano i maestrini dispiace. Ma se gli altri dormono non possiamo essere critici.
Sull'Armenia c'é tanto da capire e negare non serve a nessuno. Né a loro né a noi.
E perfavore non sparate al filosofo se ci ricorda queste cose.

mercoledì, gennaio 17, 2007

La Russia di Putin liquida la democrazia

Vladimir continua imperterrito la sua azione per ristabilire il potere unico. L'ultima trovata é l'eliminazione di partiti con meno di 50000 iscritti divisi perlomeno in 45 sezioni che dovranno avere minimo 500 iscritti.
E cosí al momento si troverebbe fuorilegge tra gli altri anche il partito socialdemocratico fondato da Gorbaciov ma soprattutto il nuovo movimento liberale di Garry Kasparov che avrebbe potuto giá dare fastidio alle prossime elezioni di marzo.
La ragione ufficiale di tutto ció:
"salvaguardare lo sviluppo della democrazia russa dall'irresponabilitá dei partitini".
Perbacco che trovata! Ricorda tanto baffone... Dopo aver eliminato gli avversari politici fisicamente, averli ridotti sul lastrico e poi mandati in Siberia, assassinato gli oppositori del regime nel modo piú fantasioso possibile, aver cancellato di fatto la libertá di stampa, dopo aver concentrato il potere economico nelle sue mani e in quelle dei suoi amici.. con questa mossa il bulletto di San Pietroburgo conferma tutta la sua voglia di eliminare ogni possibile concorrente presente e futuro che possa rovinargli il festino.
Come reagisce l'occidente?
Come reagisce il governo dell'UE?
Come reagisce Prodino?
E i radicali? Organizzeranno manifestazioni di sostegno per la democrazia russa?
Naturlamente come con la Cina anche in questo caso non reagisce nessuno.
L'occidente subisce il ricatto e si gode il calduccio con il Gas rosso sangue.
A quando una politica seria nei confronti dell'ex-principe del KGB?

lunedì, gennaio 15, 2007

I muscoletti di Zapatero

Chi se non l`eroe dipinto e sognato (come modello) dall` italica sinistra poteva ergersi a primo della classe nel panorama vecchioeuropeo. Si lui. Solo lui poteva. Zapatero dei miracoli! Lo conferma lui stesso, pensate. Ora rivendica alla sua Spagna il 60% dei posti di lavoro creati in tutta europa da che lui è primo ministro. Dati che mi piacerebbe verificati, magari con serietà. Una crescita del Pil costante e alla media del 3-3,6%. Un miracolo si direbbe qui da noi. Ora si è imputato a tal punto che vuole superare Italia e Germania nel rapporto Pil pro capite. Massimo due o tre anni dice. Ora, che la Spagna avesse avviato sostanziosamente il processo di riavvicinamento all`Europa con Aznar per Lui non conta. Un divario sostanziale che è ancora molto lontano dall`essere colmato . Che l`Italia per esempio (lasciamo stare la Germania che ogni qual volta avanza anche di poco traina l`intera economia continentale, ma evidente a Madrid e dintorni si dimentica cosa sia produrre!) con la sua piccola e media impresa riesce a rigenerarsi e a competere con pochi veri rivali da quarant`anni e oltre in un contesto drogato dalla concorrenza asiatica questo sembra poco conosciuto nell`analisi numerica. Naturalmente i progressi spagnoli ci sono e sono sostanziosi. Non può che far piacere. Ma tanto per fare un`altro esempio, il numero delle nuove collocazioni nel mondo del lavoro sono reali nei numeri, assai meno nella retribuzione media che continua a essere notevolmente inferiore a quelle italiane e tedesca. Per non dire del precariato. Se poi penso agli eccessi nei diritti civili, alla politica estera, ai trionfalismi prematuri sull`Eta e a tante altre cose tralasciate nella teoria del superamento, allora vien meno il teorema della primarietà zapateriana.

venerdì, gennaio 12, 2007

Fra' Marco da Teramo















Ma dove sono i radicali? dapertutto e da nessuna parte.
Questa é la sensazione che provo da mesi... da quasi un anno.
Da quando cioé Fra' Marco da Teramo e Lady B sono andati dal salumiere a sostenerlo nel suo governicchio. Da quel momento li ho persi di vista - i radicali - e mi sono ritrovato loro due e capezzolino sulle pagine di tutti i giornali.
Una coincidenza? Non so. Non credo. Non penso.. Infatti temo proprio che sia stato l'abbandono dei valori radicali, di quei temi che personalmente mi avevano avvicinato a quel partito e movimento nei primi anni novanta, che mi avevano convinto a raccogliere insieme ai compagni di strada firme importanti per battaglie importanti, che mi avevano persuaso a prendere per un anno l'unica tessera di partito che ho avuto in tutta la mia giovane vita. Ecco questo- credo - sia il motivo di questa presenza mediatica esasperante del pugno di mosche.
Per cosa finiscono sui giornali loro e non Taradash o della Vedova?
Per la battaglia sul Tibet? No!
Per la battaglia contro la pena di morte subita da centinaia di cinesi? no!
Per la battaglia sul maggioritario all'inglese? No!
Per la battaglia antiproibizionista? No!
per il sostegno a Israele? No!
Per la battaglia per un Iraq democratico sostenendo Blair e Bush? No!
Per un economia di mercato e le privatizzazioni? No!
Per la privatizzazione della RAI? No!
Per una riforma della giustizia? No!
Per una riforma fiscale? No!
Ma allora perché cavolo finiscono tutti i santi giorni sul giornale?
Per Welbi (e va bene sono d'accordo sulla battaglia), per la difesa di Saddam (Fra Marco pensa di sostituire Gesú..?), e adesso udite udite... per un bisticcio tra rappresentanti dei partitini giocando a "chi é piú piccolo io o tu" con Don Tonino Torquemada di Pietro.
E Lady B? Pensa solo al mercatino cinese e alla poltroncina in pelle che le ha regalato Romano.
Mai un Ni, mai un No... sempre lì a subire il salumiere e i suoi fedeli.
Ho dato 2 anni a Prodi. Spero che cada prima. Almeno non subisco questi lamenti continui di Fra Marco e della sua Lady.
E il mio voto scordatevelo: Anche alle prossime niente, nada, nichts!

mercoledì, gennaio 10, 2007

La scommessa di Apple e i dinosauri della telefonia

Quando meno te lo aspetti arriva Apple e ti stupisce. Questa é la forza della societá di Steve Jobs: ricerca e sviluppo dei prodotti ad altissimo livello e capacitá di capire il bisogno del cliente. Inteso piú come persona oltre ad essere un acquirente. Come Google, come youtube, come la Microsoft e come molte delle societá nate dal sogno americano.
Apple investe nella ricerca e si muove in una nicchia sempre piú grande che comincia a spaventare i colossi della telefonia mondiale. La risposta della borsa non si é fatta attendere: crescita del titolo, crollo dei titoli della concorrenza e grandi attese dopo la presentazione dell'IPhone il telefonino che sembra stato creato per rivoluzionare il mercato ormai statico adagiatosi sugli allori degli anni novanta.
Ma qual'é il senso di questa mossa? È un po' la rivoluzione copernicana che fa sembrare il mio nokia N70 preso due mesi fa quasi come se fosse un relitto archeologico. Ed é proprio cosí. Come Google ha rivoluzionato l'internet e ITunes la musica, Apple attacca i grandi gruppi produttori di telefonini con un'idea geniale e semplice. Qualcosa che noi in veritá avevamo atteso da tanto: un prodotto che avesse tutto quello di cui abbiamo bisogno per la vita quotidiana: informazione e comunicazione, comunicazione e informazione: non solo telefonare, non solo fotografare, non solo ascoltare la musica preferita ma anche google map e il servizio di posta elettronica pushup di yahoo e la possibilitá di un display per godersi tutti i tipi di informazione visiva compreso internet. E tutto questo in uno stile Apple inconfondibile.
Io che non ho mai comprato un loro prodotto sono curioso davanti al mio primo potenziale acquisto. Sí, potrebbe proprio accadere dopo aver subito negli ultimi anni la dittatura conservatrice delle societá telefoniche che ci hanno incatenato con tariffe micidiali, prodotti allucinanti e pensati per Users di un altro pianeta.
Grazie Steve Jobs! In bocca al lupo a noi e alla Apple!

lunedì, gennaio 08, 2007

La paura della Germania

È successo quello che da tempo temono tanti... gli amici dell'est hanno chiuso il rubinetto e in Germania cominciano a preoccuparsi seriamente della dipendenza dalle ex-repubbliche sovietiche.
Sembrano finiti i tempi sereni della grande amicizia tra Kohl e Gorbaciov. O i rapporti oliosi tra i compagni Schroeder e Putin. Adesso é il tempo delle lunghe notti d'inverno piene di imprevisti. Soprattutto se si tratta di Gas e Petrolio...
Il paese dipende in modo massiccio dalla Russia e la chiusura del rubinetto degli ultimi giorni non é piaciuta tanto all'opinione pubblica e ai media tedeschi. I politici hanno cominciato a fiutare l'aria e giá si pensa a iniziative per spostare questa dipendenza che pochi continuano a capire.
I rappresentanti dei due maggiori partiti parlano ormai apertamente della necessitá di ricercare altri fornitori di gas e risorse naturali. L'era della grande amicizia sembra destinata a terminare...
Rimane la domanda se il colosso tedesco riuscirá a seguire un paesello come la Svezia nella ricerca di indipendenza dalla politica sovietico-putiniana. Il percorso non puó che portare a un ritorno del nucleare visto che l'energia solare e quella eolica sono ancora alla fase iniziale della loro esistenza... Un percorso molto difficile vista la posizione socialdemocratica sul tema del nucleare.

complimenti a... / congratulations to...

ToqueVille che ho appena visitato dopo alcune settimane di attesa. È decisamente piú attraente e interessante. L'unico pericolo é di diventare toqueville-dipendenti...
In bocca al lupo alla nuova versione!
Per chi non la conoscesse consiglio vivamente di visitarla partendo da qui!

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martedì, gennaio 02, 2007

Buon anno 2007! Ein frohes neues Jahr! Happy New Year!