mercoledì, gennaio 24, 2007
C´è qualcosa di surreale nell`incontro di stamane tra Prodi e L.C.di Montezemolo. Per carità, tutto legittimo, gli incotri di vertice nei rispettivi ruoli fanno parte di una dialettica necessaria e consolidita. Ma dopo la frittata di una Finanziaria punitiva e lontana dallo sviluppo, fa perlomeno effetto vedere il capo di confindustria elemosinare liberalizzazioni dallo stesso Governo che quelle aperture al mercato ha voluto (nei conti di Manovra)negare. Questo ha rappresentato per Confindustria l`abbandono di una posizione critica indipendente. Ma si sapeva. Fin dalla campagna elettorale LCDM era disposto ad ogni ossequio verso un esecutivo ritenuto, a torto, amico. La lucina delle proteste lampeggia ed eccoci accontentati: liberalizzazioni (alla Prodi)! Naturalmente, che siano liberalizzazioni di facciata sappiamo(anche se in certi casi giuste, ma davvero poche e marginali rispetto ai bisogni), nulla consiglierebbe (razionalmente) a LCDM di esultare. Ma lui esulta: "direzione giusta, auspichiamo tempi rapidi". Ma come fa ad esultare di un esecutivo che sega i finanziamenti alle infrastrutture? Di un Governo che moltiplica le leggine di controllo sui conti delle imprese (con la filosofia del credere che chi produce evade e quindi bisogna punire)? Di chi crede che l`energia (guai a parlare a sinistra di nucleare) sia solo quella del Gas Russo? Di chi moltiplica quotidianamente gli enti inutili per far finta di avere più occupati? Di chi nella politica di smaltimento dei rifiuti si oppone a ogni sensato programma di insediamenti (citerò per tutti solo la Campania)? Cosa si dovrebbe dire degli Ordini Professionali? Delle Pensioni(nessuna traccia, mentre la Germania licenzia il pensionamento a SESSANTASETTE ANNI! Da noi si resta ancorati a CINQUANTASETTE!!). Oppure di una sanità sempre più costosa e inefficente (laddove, reclamare più privato in questo settore, sarebbe un obbligo, ma..., naturalmente nulla!). O ancora di una politica di liberalizzazione degli atenei, in parte auspicata, a suo tempo, dalla legge Moratti. Ancora nulla!! Sono mille i temi che Confindustria dovrebbe sollecitare. Con la forza che si dovrebbe. Che gli compete. Anzichè premere l`accelleratore sulla sostanza del domandare hanno convenuto su una serie di generiche promesse, realizzando la fantasia che evocando alcuni temi, questi siano sufficenti e raggiungibili in breve tempo. Con quella maggioranza poi!! Si son tastati il polso è hanno pensato che il tempo fosse quello. Eppure basterebbe affacciarsi dalla finestra per ricevere indicazioni diverse e più precise. Invece no, giù con l`impegno di nuove tavolate e di nuove discussioni. Con cene, pranzi e colazioni. A proposito, LCDM fa sapere: "ottima colazione, ottimo cibo, ottimo vino". Che si vuole di più?
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