saddamizzati e sconfitti
Noi per fede e cultura siamo "naturalmente" contrari alle esecuzioni. Ma certamente i dittatori sanguinari o i criminali estremi ci mettono in difficoltá.
E cosí il mio primo pensiero - al di lá della pietás umana - é andato alle vittime del suo regime che con la complicitá dei governi occidentali (soprattutto della Old Europe) sono state torturate e massacrate a migliaia.
Cosa mi ha infastidito? La noiosa litania di lacrime cocodrillesche dei nostri regnanti e mielosi giornalisti - qui in Germania come lí in Italia e per tutta l'Europa- che si lamentavano per la pena di morte.
Come tutti i moralisti le loro parole suonano false e mi infastidisce doverle subire e sovvenzionare (con i soldi delle nostre tasse).
I piangenti complici di Saddam (dovrebbero stare sul chi vive molte delle aziende europee perché forse qualche avvocato intelligente potrebbe citarle in giudizio...) che oggi come i proci eccitati sotto l'influsso di un Baccodanaro non aprono bocca davanti alle centinaia di giustiziati dalle "corti" della Repubblica popolare (?) cinese ma - senti senti - straparlano e danno della barbarie ai cittadini iracheni che hanno eliminato un tiranno sanguinario.
I replicanti radicali che sembrano aver trovato uno scopo nella coalzione del salumiere combattono battaglie minimaliste e congiungono (la quadratura del cerchio in politica é uno standard sempre attuale) una visita a Pechino a una manifestazione per il Tibet, la battaglia in favore di Israele e quella in favore di Saddam. Dispiace vederli in questo stato. Su molto siamo d'accordo con loro, ma su tante cose il fossato si sta allargando.
Con piacere osservo questa banda di saddamizzati (per quanti anni hanno dato il loro a Saddam? Chirac? La Francia, la Germania, l'Italia... tutto per un pugno di dollari... disposti a vendere qualunque principio e la loro madre pur di bere l'olietto nero..) e sconfitti.
Sí, perché qualunque cosa vada e nonostante ogni attentato giornaliero e pianto quotidiano degli zombies occidentali quella dittatura non esiste piú.
E questo solo grazie all'America di Bush jr. (che non si deve amare per forza ma che si rivela almeno in questo meglio di suo padre).
Augurandoci tante belle altre sconfitte degli amici dittatori e un sereno 2007 con meno terrore in circolazione!
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