giovedì, dicembre 14, 2006

Enzo Biagi, tutto quello che i più pensano ma che pochissimi dicono

Manna Rai è riuscita nell`impresa titanica di ridar voce al pluripensionato Biagi. Colpa di Berlusconi, naturalmente. Con le sue chiacchere bulgare è riuscito, in un sol colpo, a purgare, seppur temporaneamente, per un quinquennio, Lutazzi, Santoro e Biagi. È colpa sua, si, di Silvio, se oggi a uno a uno i martiri di Sofia tornano nella Tv di Stato con contratti milionari. Avesse taciuto sarebbero lì, ma con convenzioni non ritoccate dal martirio. Ora mi chiedo e chiedo, e mai possibile che Biagi a 86 anni possa ancora fare tv? Ma i giovani dove sono? Gli stessi giovani che Biagi nostro commisera sempre perchè senza un futuro? Ma naturalmente, per lui, la colpa è solo della politica. E di Berlusconi in particolare. Non dico che dovrebbe smettere di parlare, potrebbe semplicemente fare il commento, dietro invito, alla politica italiana, oppure alla cronaca nera, ospite magari di altre trasmissioni. Anche Rai. No, lui esige da cinque lunghi anni, che il suo posto sia per sempre. Tornerà ad Aprile con un format creato apposta da RaiTre. Con le sue citazioni dotte, la Bibbia sempre sul cassetto, a suffragare piroette e teorie filosinistre con quel senso di giustizia che a altri non sarebbe possibile. Poverò Gesù sempre usurpato dai falsi Profeti!! Ciònonostante, tutti a sperticarsi le mani e applaudire il suo ritorno. Corriere della Sera in primis(patetico il commento di Aldo Grasso). Ma anche La Repubblica, La Stampa, Il Messaggero, e buona parte dei giornali incoronano con paginate il risarcimento al Vecchio del Giornalismo italiano. Nessuno si chiede se possa assolvere al compito, se sia utile, se abbia veramente libertà d`animo. Vengono in mente le sue letterine domenicali sul Corriere, dove, in media, almeno l`80% dei commenti erano veleni sulla Cdl e sul suo leader. Alla faccia del buon senso e della saggezza della vecchiaia! Amen.
Devo dire che il giornalismo italiano non ha espresso grandi valori in campo, e anche del passato non possiamo rallegrarci. I vari, Biagi, Bocca, Montanelli(per lui vale la virtù dello stile, secco e chiaro, assai meno i contenuti, nonostante le unanimi celebrazioni), Scalfari, Pansa non sono mai stati un esempio di equidistanza. Sono sempre stati partigiani dell`utile del momento. Spesso, un utile proprio. La Rai è una disgrazia nazionale. Da cui non riusciamo a liberarci. Così come degli attori, dei nani e delle ballerine che la abitano. Buona notte a tutti.

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ci sono pur sempre un paio di rimedi:
1- Il telecomando
2- non comperare i giornali che ospitano le elucubrazioni dei vecchi e nuovi tromboni che fanno a gara per fare una sguaiata concorrenza alla "classica" Unità.

10:04 AM  
Anonymous Anonimo said...

c'e' poi sempre la speranza, vista l'eta', che ad aprile non ci arrivi...

10:45 AM  
Anonymous Anonimo said...

Speriamo...

12:33 PM  
Anonymous Anonimo said...

Non auspico la morte a nessuno, anzi lunga vita a Biagi!! Quello che desidero è che lui e i tantissimi che hanno occupato la Rai, ormai a vita, cessino di considerarla una cosa privata e eterna. Questo vale per i giornalisti come per l`intrattenimento. Vedi Pippo Baudo, Fabio Fazio, e i mille volti di casa Rai. Oppure privatizzarla del tutto.

2:18 AM  
Anonymous Anonimo said...

Ragazzi, circa 10 anni fa c'era un comico del Bagaglino che faceva delle spassosissime imitazioni di enzo Biagi.

"chi va al mulino s'infarina; colpa di Berlusconi"

Perchè non rimettere lui in televisione? dice le stesse cose di Biagi ma costa 20 volte di meno!

10:11 PM  

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