lunedì, dicembre 04, 2006

Casini la "vergine" e l´acqua potabile

Se, con il coraggio di guardare le cose in faccia, avesse detto: "la Cdl non esiste più, noi ci ritiriamo in un altro progetto, l`esperienza nata un decennio fa non fa per noi; auguri, ma ognuno per la sua strada", certo sarebbe cosa dura ma onesta. Ma qualcuno deve averlo reso sordo oltre che cieco. Continua a fare vaga filosofia. Piuttosto che rinnegare il passato dovrebbe chiudere la sua esperienza presente con la Cdl e andare per la sua strada. Ma i numeri sono numeri. Eccolo allora perseguire la strada del logoramento. Si è messo a saccheggiare come in delirio. Il male lo attrae più del bene sin dall`inizio della scorsa legislatura. Sa fare capitomboli come nessuno. La faccia, allora, era quella di Follini. Oggi, è costretto a usare la sua. Peraltro ha usato il modo più banale della contrapposizione. Nientemeno che la sfida sui numeri. Il risultato: 2milioni contro dodicimila. Se poi tenete conto che gli invitati a Palermo erano nella maggior parte spesati di tutto, persino del pranzo, allora capite di che " forza" si parla. Ma lo scavo del male alle volte prosegue con una fissità maniacale, fino al piacere dello scempio. In cinque lunghi anni mi son detto, un leader deve essere come un dio, deve amare un pò tutti e tutto, persino il diavolo. Cercare di non avere preferenze. Ma ora basta!! Non si può rendere libero lo schiavo dai pregiudizi e dalla mediocrità degli interessi di piccola bottega. Non possiamo e non dobbiamo avere tolleranza fino al gusto del masochismo. Lasciamolo nella sua caverna. Con una chiarezza secca, maggiore se possibile a quella usata oggi, si dovrebbe avanzare verso quel Partito delle Libertà che inglobi le forze desiderose di formarlo. Tutti sappiamo quali. Lega inclusa. Sulla base di un programma liberale vero. A partire da una legge elettorale maggioritaria autentica. Magari con un accordo coi Ds, i quali sono anche stufi dei partitini spezza tutto. Mi rendo conto che la rivoluzione liberale non si inventa. Così come i leader. Silvio ha i meriti che sappiamo, ed anzi dovrebbe pensare a un ruolo temporaneo nel nuovo progetto. I giovani non mancano. E, non si parte da zero. Solo, ora dobbiamo galoppare. Lasciamo la discussione e il complesso dell`ultimo alla Vergin-Casini e al suo seguito. La sua vertigine (ossessiva!) nel voler aspirare alla leaderschip del Centrodestra deve averlo fatto impazzire. Vorrebbe farci bere nella pozzanghera d`acqua stagnante e puzzolente. Mentre noi aspiriamo alla potabile. La suaDc è un anacronistico modo per non cambiare nulla. Un passo per sprofondare nella non politica. La verità liberale è incompatibile con la pseudo amicizia. E Pierferdinando, tutte le volte che guarda la croce, commette il peccato d`invidia. Per un cattolico non è il massimo.