Hora incerta. Morte certa!
Forzare la morte di un predestinato non serve a nulla. Renderli più vulnerabili di quanto non siano, neppure. Meglio lasciarli sgretolare dal loro interno. La fragilità di fondo e l`incurabile precarietà porranno fine quanto prima a questa sinistra avventura.
Il problema si sposta altrove. Dal lato di un centrodestra non in migliore salute. Diciamolo!
Per superare le Colonne d`Ercole abbiamo bisogno una direzione chiara e di ben altre imbarcazioni che queste vecchie caravelle. I leader della vecchia Cdl tutto fanno meno che dare spessore a queste due esigenze: direzione e tipo di coalizione. La logica vorrebbe che ripartissero da ciò da cui sono partiti, cioè fondare un partito liberale autentico. Non una coalizione sommatoria di interessi provvisori e momentanei, ma un vero partito liberale.
Per fare questo, Berlusconi (leader più forte numericamente) dovrebbe sollecitare e indicare il viaggio rettilineo cui si dovrebbe approdare. Trascurare gli orizzonti inutili (Casini e proporzionalisti vari) per imbarcare nel vascello i principi e i modelli vincenti dei sistemi liberali vincenti. Questo continuo folle sottrarsi alla chiarezza, hanno reso in questi anni la Cdl disordinata e piena di paure. Con momenti di panico e esiti da sbaraglio. Ma un conto sono le angosce del momento e un`altro conto quelle esistenziali.
Un consiglio a Berlusconi, nonostante le critiche dei più rimane l`unico che può riaprire il cassetto dei sogni della Cdl: eserciti non la pazienza ma il coraggio! Quello dei temi liberali, chiari, semplici e auspicati dai più.
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