sabato, ottobre 28, 2006
La lettera dell`Amministratore delegato di Unicredit-Group al Corrierone è un`altro esempio-scempio di come gli interessi e i privilegi continuino ad esercitare nella politica economica del Paese una scellerata e disinvolta leggerezza di Giudizio sui conti dell`ultima Finanziaria di RomanoSchioppa. Tutti sanno che l`80% della finanza italiana è schierata con Prodi: Banche, Assicurazioni etc etc. e le dichiarazioni prelettorali nè erana una chiarissima testimonianza. Che ora però Profumo ritenga che la direzione intrapresa sia quella giusta stupisce in modo sospetto. Tutti gli economisti di senno hanno sostenuto la follia contabile di Padoa-Visco e soci. Come può un banchiere così altolocato non dire con onestà (troppo poca?) che negli anni precedenti la crescita bassa non consentiva vacche grasse? Oppure non dire che nonostante la crescita ridotta le tasse sono diminuite? O ancora, che nonostante questo siano state fatte riforme come quella del lavoro, della scuola, delle pensioni, del diritto fallimentare che hanno aiutato e non poco la nostra economia? Cita le imposizioni di Francia e Germania (modelli obsoleti e checchè ne dica il banchiere in crisi profonda) superiori a quella italiana, ma non dice che là il sistema pubblico funziona meglio, vedi trasporti, sanità, infrastrutture etc. In quei Paesi gli sprechi ( ecco cosa si dovrebbe fare e niente più, daltronde come Profumo e i suoi tagli, ha fatto con la sua Banca in Italia e in Germania con l`aquisita Hypovereinsbank) non sono minimamente comparabili a quelli italiani, dove forse la Francia ci assomiglia più che la Germania. Il deforme esproprio del Tfr, il di fatto blocco delle Tav e del ponte sullo stretto, l`innalzamento delle tasse, l`anagrafe tributaria e le sue 55 leggine di controllo esasperato sul cittadino, la riduzione delle fonti alla scuola, il modo in cui sono previsti tagli ai comuni e alle regioni e si potrebbe continuare a lungo cos`anno di riformista? I tanti Profumo così come il Corriere hanno da tempo scelto la scorciatoia più conveniente(nel senso autentico dell`utile per loro). Ma per favore non parlateci di economia virtuosa da seguire, voi siete l`esempio più nefasto e furbo che si dovrebbe imitare!
2 Comments:
Chiedere a Profumo come sia un Govenro Prodi è un po' ome chiedere all'oste come sia il vino. Lui e molti del suo entourege, presente o passato sono "liberal" e prodiani a prescindere.
Modiano, suo braccio destro ed ora a SanPaoloImi, è la "dolce metà" del ministro Barbara Pollastrini. U caso, indubbiamente.
certo noi lo si sa, ma troppi credono ancora alla verginità di Profumo e soci....e cosa più triste il Corrierone destabilizza senza freni in quella direzione..
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